Verrà
la morte e avrà i tuoi occhi,
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido
taciuto, un silenzio.Così li vedi ogni mattina
quando su te
sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.
Per
tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.
Cesare
Pavese (1908/1950)
* Acceso a la plantilla para el análisis del poema sobre la muerte seleccionado
por cada alumn/la alumna:https://drive.google.com/file/d/1IQ4-WDs06LIvqpBTWYZsYjwdiqSZraZK/view?usp=sharing
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